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Un caloroso benvenuto a tutti voi, avventori del mio blog. Qui potrete trovare le storie ed i racconti che scrivo, le idee, i pensieri e tutto ciò che riguarda la mia attività di scrittore, in particolare testi di genere fantasy e fantascientifico. Spero che ognuno di voi lasci un commento, una sua impressione, un semplice apprezzamento, una critica o qualsiasi altro parere si senta di dare.
Buona lettura!

venerdì 15 aprile 2011

Yard

Uno dei rarissimi testi che non riguardano il fantasy & co. ma piuttosto l'ambiente underground di NY.
Esperimento per la prima persona



Eccomi qui. Tre di notte, appena fuori dal deposito. Piede appoggiato contro il muro, scaldacollo tirato su fino al naso, zaino sulle spalle. La strada è deserta, il lampione davanti a me è spento. Qualcuno ha rotto il vetro con un sasso. Mi accendo una sigaretta e aspetto. Intanto mi guardo un po in giro, assaporo l'atmosfera della città di notte. La saracinesca del negozio dall'altro lato della strada è coperta di graffiti, quella del negozio accanto l'hanno sollevata col piede di porco qualche anno fa e si sono rubati tutto. Adesso la vetrina è rotta, la porta è buttata a terra. si sono portati via pure i mobili. Mi alzo lentamente e scrollo le spalle. Sento le bombolette fare clak-clak tra di loro. Le pallette per non fare i grumi ti fottono sempre, se non ti porti le calamite. Tiro fuori il fogliaccio tutto lercio con la mia bozza e me lo guardo per un po per passare il tempo. La conosco a memoria, non è la prima volta che la faccio. Ma me la porto dietro lo stesso. E' una specie di portafortuna adesso.Finalmente, quando penso che sto per morire di freddo, ecco che esce dall'angolo la macchina di luke. E' quella rubata, senza la targa, ma a nessuno frega niente. Scende dall'auto e prende lo zaino dal sedile affianco. Ci guardiamo e facciamo si con la testa. Ci basta questo per capirci. Mette le mani a sedia e aspetta. 
Eccola qui. Quella per cui lo faccio. Sento l'adrenalina salire e mi faccio coraggio. Metto il piede sulle mani di luke e scavalco il muro, poi lo aiuto a salire su. E insieme ci lasciamo cadere tra l'erba alta. 
Ho ancora la sigaretta tra le labbra.La butto a terra ancora accesa e la schiaccio con il piede.Alzo lo sguardo. 
Vedo le sagome dei treni lontane, controluce. 
Siamo dentro.

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