Idea molto vaga sul demone della paura
Alek chiuse gli occhi e respirò profondamente. Stava arrivando. Rinfoderò la spada e cercò di rimanere calmo, mentre le parole dell'amico gli correvano veloci nella mente.
Non poi fuggire da un Dakar, non se lo hai davanti. Quando appare, devi combattere.
A distanza di anni quelle parole risvegliavano in lui gli stessi brividi di quando avevano combattuto la grande guerra.
Quando senti che arriva, riponi la spada, chiudi gli occhi e apri la mente.Il puzzo della creatura si manifestò prima ancora del corpo: un odore di marcio talmente forte da far girare la testa.Il ragazzo storse il naso e si concentrò, visualizzando mentalmente il volto di Aedan.
Un Dakar è un demone della paura. Un Dakar è la paura stessa. Metti da parte tutto ciò che sei e concentrati solo sulla paura: devi lasciare che ti avvolga, che ti prenda con se.
L'aria si era fatta pesante, impregnandosi di un' atmosfera cupa e fredda. Alek socchiuse un occhio e scorse il demone a pochi passi da lui. Non aveva una forma definita, era un ammasso di budella e sangue mescolati insieme a roccia e membra umane.
Non puoi fuggire dalla paura, perchè lei fa parte di te. Sa dove trovarti, come farti cadere. Lei sa chi sei. E tu?
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